Maggio Musicale Fiorentino
Il Maggio Musicale Fiorentino è una manifestazione artistica annuale organizzata a Firenze che si tiene dal 1933. Nacque per iniziativa di Luigi Ridolfi Vay da Verrazzano, all'epoca federale del capoluogo toscano, del direttore d'orchestra Vittorio Gui e dell'onorevole Carlo Delcroix che ne fu il primo presidente . Solitamente ha luogo da fine aprile a inizio luglio e comprende opere liriche, concerti, balletti e spettacoli di prosa. Trae origine dall'antica tradizione delle feste musicali di maggio, chiamate maggiolate, come le apposite composizioni che si cantavano per l'occasione.
Pochi si soffermano sulle motivazioni che, in origine, hanno indotto ad organizzare a Firenze un festival musicale in un determinato periodo dell'anno da cui derivarne addirittura il nome. Il Maggio Musicale Fiorentino altro non è che il frutto moderno di un'antica gioia di vivere che in primavera vede cadenzare annualmente la sua ciclica rinascita e che una Firenze antica, inondata da fiori, onorava principalmente con balli, musiche e rappresentazioni teatrali.
Il Calendimaggio di Firenze, antica festa della primavera, si celebrava infatti il primo giorno di maggio - calende di maggio - con festeggiamenti che si prolungavano praticamente per tutto il mese. Oltre che fiorentina, il Calendimaggio è tradizione di tutta la Toscana e interessa altre regioni (Appennino dell'Emilia-Romagna, Quattro province, Oltrepò Pavese, zone marginali liguri, ecc).
A Firenze, "città del fiore", la festa cominciava il 30 aprile con la sospensione di ogni attività mercantile e artigiana e l'inizio di sfilate e cortei per le vie cittadine fra l'allegria della folla che colmava le strade, le finestre e i balconi, ornati per l'occasione da festoni di alloro, arazzi e bandiere.
Per lungo tempo la festa, di origine pagana, ebbe anche un'impronta religiosa tanto che era usanza inghirlandare tutti i tabernacoli e alla Compagnia del Ceppo si offrivano addirittura fiori benedetti. A Calendimaggio l'Arte dei Calzolai onorava solennemente San Filippo suo protettore, allestendo un altare sul quale si celebravano messe all'aperto davanti alla statua del santo eretta in un'edicola all'esterno di Orsanmichele e tutto addobbavano con la propria bandiera, con fiori, con alloro e lumi, nonché con la consueta "fiorita", un tappeto per terra di foglie e fiori primaverili.
Le canzoni, dette "maggi", erano cantate da brigate di giovani e di ragazze che, in quel giorno, ornata la testa da ghirlande di fiori e intrecciando danze sotto la direzione della neoeletta "regina di maggio" o "sposa di maggio", andavano di casa in casa presso le fanciulle fidanzate, ricevendo in cambio fiori. Le comitive dei "cantamaggio", che usavano arricchire le loro melodie con "rifioriture" e ritornelli, e dei "maggiaioli", cioè coloro che cantavano le "maggiolate" e serenate, erano precedute da un giovane che portava "il majo", ramo fiorito e infioccato che rappresentava la primavera. Altri rami fioriti venivano appesi alla finestra e alla porta della casa dell'innamorata e delle fanciulle più belle.
Al "maggio lirico" si affiancava il "maggio teatrante", una vera e propria rappresentazione teatrale: di argomento religioso - famoso il "Maggio di Sant'Uliva" -, romanzesco, storico e classico, era scritto e diretto dal "capomaggio".
Il Calendimaggio era, in sintesi, tutto ciò che rende lieto l'animo dell'uomo: canto, gioco, danza, amore, mensa, spettacolo. Uno spettacolo che continua ad altissimo livello nei maggiori teatri cittadini nel corso del Maggio musicale fiorentino e che prende vita anche in altre forme.
Attualmente tutte le rappresentazioni si svolgono al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, un complesso multifunzionale di Firenze, realizzato in sostituzione del vecchio Teatro Comunale. Il complesso, progettato dall'architetto Paolo Desideri, è la sede principale del Maggio Musicale Fiorentino, e ospita eventi musicali e culturali di varie tipologie. È situato nei pressi del Parco delle Cascine e della stazione Firenze Porta Al Prato, ed è dotato di una sala da 1890 posti, destinata al teatro lirico, un auditorium, intitolato al maestro Zubin Mehta da 1200, per i concerti sinfonici e la musica da camera, e una cavea all'aperto da 2000 posti.